Il futuro immobiliare riparte da un nuovo concetto: l’abitare sostenibile in legno
Il benessere della persona e del Pianeta diventano elemento imprescindibile della progettazione e costruzione dell’abitare sostenibile in legno grazie a Le Residenze di Marlegno.
Rispettose dell’ambiente e dei suoi equilibri, ispirate all’economia circolare, attente al design e al risparmio energetico, sono Le Residenze, l’unità di business di Marlegno specializzata nella vendita di case in bioedilizia.
È questo lo spirito e la filosofia che ha dato vita dal 2015 ai primi immobili residenziali lanciati con il format bioquartiere, nel quale si promuove un abitato costruito in legno a impatto zero, ispirato ai valori ecologisti e all’innovazione tecnologica, in grado di coniugare il massimo comfort ai minimi consumi energetici, capace di offrire benessere dentro e fuori casa.
Riabitare, rinnovare e innovare sono i principi guida di questo particolare progetto residenziale.
«Il benessere della persona è al centro del nostro progetto. Abitare per noi significa condividere con altre persone una scelta di sostenibilità e di responsabilità», spiega Siro Marchetti, Presidente di Marlegno, che punta ad una nuova visione del concetto di abitare.
«Il futuro immobiliare è la costruzione di edifici in legno, ma scegliere un nuovo modo di abitare non sempre significa occupare nuovo suolo. Oggi più che mai la strada è quella di riscoprire il nostro territorio, rinnovandolo. Rigenerare ambienti degradati riqualificando o costruendo là dove vi sia una vera necessità territoriale, con nuovi principi di bioedilizia, con l’obiettivo di respirare aria pulita, godere di un paesaggio qualitativamente elevato, ridurre al minimo i consumi energetici e le emissioni inquinanti in ambiente».
Sostenibilità, efficienza e comfort sono i punti di forza
L’elemento costruttivo principale delle Residenze è il legno, proveniente da foreste certificate PEFCTM dove viene garantito il rimboschimento successivamente alle operazioni di taglio, grazie ad una gestione sostenibile delle foreste.
Nel bioquartiere si sommano e si moltiplicano i benefici garantiti dalla singola abitazione in legno.
Trilocali, quadrilocali, bifamiliari e ville singole: tutte unità abitative autonome con soluzioni qualitativamente elevate, ad alta performance ecologica e con dispositivi tecnologici per massimizzare l’efficienza energetica sin dalla fase progettuale, con dispositivi domotici per la gestione più efficiente e a distanza dei consumi.
«Mai come in questo momento – spiega Marchetti – l’investimento economico della casa deve coincidere con la scelta di soluzioni costruttive di qualità, efficienti e durature, che garantiscano benessere fisico e qualità dell’abitare, microclima confortevole, silenziosità, consumi ridotti, piacevolezza e funzionalità degli spazi interni ed esterni. Sono gli aspetti che tornano con forza e positività dai nostri clienti che vivono in un bioquartiere.»
Un nuovo concetto di abitare in legno
Una casa in legno di ultima generazione è un concentrato di innovazione tecnologica verso l’obiettivo del risparmio energetico, della sicurezza e della salubrità dell’aria.
Inoltre i tempi di realizzazione sono decisamente ridotti, grazie all’ingegnerizzazione del progetto e alla prefabbricazione delle pareti in stabilimento, che permette una maggiore rapidità e precisione durante la fase di cantiere.
In Lombardia Marlegno ha realizzato bioquartieri nel bergamasco ad Azzano San Paolo, Romano di Lombardia, Urgnano, Curno e Bolgare, dove si trova uno tra i più grandi bioquartieri d’Europa, con 130 unità abitative su un’area di sviluppo di 36 mila metri quadrati.
In provincia di Brescia a Corte Franca e Palazzolo sull’Oglio. Di prossima progettazione un nuovo bioquartiere a Ponte San Pietro, in provincia di Bergamo.
Pubblicato in:
Case in legno, Sostenibilità
Data: 29.09.22
Tags:
abitare, bioedilizia, bioquartiere, Le Residenze di Marlegno