“RACCONTI DI SOSTENIBILITÀ” Forest Sharing: la riqualificazione dei boschi abbandonati
Cooperative di comunità, attività vivaistiche e protezione antincendio: ecco come procede il progetto Forest Sharing per la valorizzazione dei boschi italiani privati ad un anno dalla sua ideazione.
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In questa breve intervista abbiamo chiesto a Guido Milazzo, socio fondatore di Forest Sharing, come procede lo sviluppo di questo innovativo progetto per il recupero dei boschi italiani a poco più di un anno dalla sua ideazione.
Guido Milazzo
Socio Fondatore di Forest Sharing – progetto di Bluebiloba
Come è nato il progetto Forest Sharing e in cosa consiste?
G.M.: Forest Sharing è una piattaforma digitale che si rivolge ai proprietari di boschi italiani allo scopo di aiutarli nella gestione sostenibile e valorizzazione dei loro spazi boschivi.
Il progetto – di proprietà di Bluebiloba, startup innovativa, e spin-off dell’Università di Firenze – è nato dall’incontro di un gruppo ricercatori del Dipartimento di Scienze forestali dell’Ateneo e da alcuni imprenditori esperti in economia circolare che si sono resi conto di come il patrimonio boschivo italiano, stimato in ben 11 milioni di ettari, sia in gran parte in mano a proprietari privati che non possiedono le conoscenze o gli strumenti necessari per gestirlo in autonomia.
Il risultato? Gran parte dei nostri preziosi boschi rimangono inutilizzati, soggetti al degrado e ad atti vandalici.
L’obiettivo di Forest Sharing è dunque quello di colmare l’attuale divario tra proprietari e filiera del legno, creando un luogo di incontro tra privati ed aziende di settore, interessate ad usufruire degli spazi boschivi o della materia prima legnosa, e fornendo strumenti tecnici, progettuali e contrattuali utili alla valorizzazione dei boschi italiani.
Insomma, un vero e proprio “cassetto degli attrezzi” a disposizione dell’intera filiera del legno.
A poco più di un anno dalla nascita del progetto quali risultati avete ottenuto?
G.M.: Nell’arco di circa un anno e mezzo dalla creazione della piattaforma contiamo già oltre 500 utenti proprietari iscritti, per un totale di circa 10 mila ettari di bosco registrati, e sono già stati avviati i primi progetti di aggregazione in diverse parti d’Italia.
Tali iniziative spaziano dalla creazione di cooperative di comunità, come quella creata in Sardegna e composta da aziende di settore, enti pubblici, Università di Sassari e alcuni privati cittadini, a progetti per la promozione della cura del bosco e della prevenzione antincendio, sino alla realizzazione di attività vivaistiche forestali rivolte a persone affette da autismo, come quelle portate avanti in Puglia.
Altra grande soddisfazione è stato l’accordo firmato con Federlegno Arredo in giugno 2021 per collaborare all’attivazione di filiere corte per l’utilizzo e la valorizzazione del legno italiano proveniente da territori marginali attualmente non gestiti.
Questa importante associazione di categoria ha infatti riconosciuto le potenzialità di Forest Sharing e ne ha sposato le finalità al fine di promuovere la cultura della gestione forestale sostenibile.
Quali sono gli obiettivi di Forest Sharing per il futuro?
G.M.: gli obiettivi futuri del progetto sono quelli di creare un vero e proprio contenitore orizzontale, con le logiche di una vera e propria rete, che vive di innesti continui e della capacità di replicare i progetti già realizzati.
Resta importante sottolineare che Forest Sharing potrà progredire ed ingrandirsi solo se tutti i soggetti che fanno parte di questo settore prenderanno coscienza delle proprie responsabilità e del valore che un progetto come questo può portare al loro bosco e alla loro filiera.
Sintetizzando quindi quello che più conta è la disseminazione della cultura sul tema della gestione forestale sostenibile e della valorizzazione dei boschi italiani.
Stiamo lavorando per andare in questa direzione e cercare di coinvolgere più attori possibili al fine di creare una vera e propria community, proattiva ed in continua evoluzione.
Il sito ufficiale del progetto è visitabile su www.forestsharing.it
Pubblicato in:
Racconti di sostenibilità
Data: 24.05.22
Tags:
boschi italiani, forest sharing, gestione sostenibile, sostenibilità