Le storie de Il Bosco: intervista a Elena Lippi
In questa breve intervista tratta dal nostro podcast "IL BOSCO | Racconti di sostenibilità", Elena Lippi, responsabile comunicazione e sostenibilità CSO di Rilegno, ci parla di come è nato il suo interesse verso il tema della sostenibilità e del suo impegno a comunicarla attraverso il suo lavoro.
Elena Lippi ci spiega cos'è e come si comunica una "cultura della sostenibilità".
Elena Lippi
Responsabile comunicazione e sostenibilità CSO di Rilegno
Qual è stato il momento in cui hai scelto dire:” Voglio parlare di temi quali la sostenibilità e l’economia circolare”?
Allora, quando io ero adolescente la parola “sostenibilità” non esisteva: il mondo era per noi, tutto poteva essere acquistato, tutto andava consumato […]. In questo contesto dove potevi comprare tutto io vengo da una realtà friulana avevo una nonna che mi diceva che […] non si buttava via, si recuperava tutto. Quindi questa cosa della sostenibilità io l’ho assorbita e quando da qualche anno questo tema è diventato di moda, per me è stato come un tornare alle radici.
Per me la sostenibilità è rispetto: rispetto dell’uomo, rispetto dell’ambiente, rispetto nel piccolo gesto fino ai grandi gesti delle aziende, eccetera. Se non capiamo o non viviamo questo, la parola sostenibilità resta un pochino svuotata.
Vorrei che ci raccontassi cos’è Rilegno e che significato ha davvero questo consorzio.
Il consorzio Rilegno nasce oltre 25 anni fa e si occupa della raccolta e del riciclo del legno in Italia. Quindi che cosa vuol dire? Vuol dire un’esperienza di economia circolare, di sostenibilità importante che può essere di esempio per tutti.
Dietro la parola “Rilegno” ci stanno 2000 aziende produttrici che si sono messe insieme 26 anni fa e hanno dato vita a questo consorzio, che oggi, appunto, è l’unico in Italia che raccoglie e ricicla il legno. […] Quindi, è un mondo di chi produce imballaggi in legno, è un mondo di chi raccoglie il legno a fine vita, e il mondo di chi poi ricicla il legno.
Come si comunica Rilegno?
A Rilegno comunichiamo molto perché c’è una parte di attività legata al comunicare quello che il consorzio fa, cioè il riutilizzo e il riciclo del legno. […] Poi c’è una parte, invece, legata alla diffusione dei valori, perché tu sostenibilità la fai se hai un pubblico consapevole: se noi abbiamo questa eccellenza in Italia che è Rilegno sentiamo come responsabilità quella di raccontarlo, di essere consapevoli e dalla consapevolezza poi di riprodurre questi modelli sostenibili. Se non c’è consapevolezza, non riproduci nulla.
Uno dei progetti di Rilegno che mi entusiasma moltissimo è “We are Walden“: ce ne puoi parlare?
Intanto il nome: siamo già nell’800 Thoreau sente questo bisogno di vivere due anni in un bosco, quindi la vicinanza alla natura, la vicinanza a quelli che sono dei ritmi proprio legati all’ambiente. Ci sembrava una pietra fondante di questa nostra community.
[…] Per noi la frase importante in Rilegno è: “Verso un mondo nuovo“: c’è bisogno di fare un cambiamento importante, e questo cambiamento lo fai con delle azioni importanti.
Perché abbiamo deciso di costruirci questa community che si chiama We are Walden? Perché noi come Rilegno che abbiamo questa esperienza, che abbiamo anche questa fortuna di lavorare con un materiale così nobile diamo la possibilità ai giovani di fare dei progetti insieme, progetti di sostenibilità, progetti di consapevolezza. E così è nata la community We are Walden.
Andare “verso un mondo nuovo” vuol dire anche rivedere certe dinamiche di marketing: cultura, comunicazione e rispetto dell’individuo.
Quali sono per te le sfide che ci aspettano e soprattutto, cosa dovrebbe fare ogni azienda pensando alla sostenibilità o all’economia circolare?
Il tutto parte dalla consapevolezza. Questa è la grande sfida: la consapevolezza. Alla comunicazione corrispondono le azioni, perché se tu hai un management che non è consapevole rischi di fare una comunicazione che resta a livello di comunicazione. E questo, secondo me, è peggio della non-comunicazione.
Pubblicato in:
Marlegno, Racconti di sostenibilità
Data: 20.05.24
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